Misurare il razzismo, vincere le discriminazioni by Thomas Piketty

autore:Thomas Piketty
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2023-01-15T00:00:00+00:00

È necessario ampliare la richiesta di informazioni?

Nei censimenti ci si può limitare a inserire una domanda sul paese di nascita dei genitori, oppure è necessario ampliare la richiesta di informazioni? Il dibattito è complesso e legittimo e merita un’ampia deliberazione democratica. A titolo personale, mi sembra preferibile limitarsi ad analizzare in modo dettagliato come sia possibile contrastare la discriminazione muovendo dal dato del paese di origine dei genitori. L’esperienza compiuta a livello internazionale suggerisce che il problema non è aumentare il numero delle statistiche, quanto piuttosto utilizzare i parametri disponibili per avviare una seria politica anti-discriminatoria, ferma e risoluta, trasparente e verificabile, che coinvolga tutti i soggetti interessati (sindacati e datori di lavoro, movimenti politici e associazioni dei cittadini), cosa che finora non è mai stata fatta in modo adeguato, indipendentemente dai modelli nazionali di indagine presi in considerazione.

Va anche sottolineato che l’analisi completa, a livello regionale e settoriale, delle discriminazioni professionali costituirebbe a priori un parametro significativo delle discriminazioni che possono verificarsi nelle generazioni precedenti e successive. Se in una data regione e in un determinato settore aziendale vi è discriminazione nei confronti delle persone originarie dell’Africa subsahariana di terza o quarta generazione, allora è probabile che colpisca anche gli immigrati di seconda (e prima) generazione. In linea di principio, l’indicazione del paese di origine dei genitori dovrebbe quindi essere ampiamente sufficiente per rilevare questo tipo di focolaio discriminatorio e attuare le misure necessarie.20 Dopodiché mi sembra che sia prioritario iniziare a utilizzare queste informazioni per promuovere una politica coraggiosa contro una tale discriminazione e analizzare in modo sereno e paziente i progressi che è possibile fare con questo sistema di monitoraggio.

Ciò fatto, in un futuro più o meno prossimo, si può immaginare una situazione in cui le informazioni sul paese di origine dei genitori risulteranno insufficienti, perché il numero di immigrati di seconda generazione di un dato paese sarà diventato numericamente esiguo e scarsamente rappresentativo rispetto alle generazioni successive. In questo senso, la migliore soluzione sarebbe quella di porre una domanda generica del tipo: “Conosci le origini della tua famiglia? Se sì, sapresti indicare da dove proviene?” seguita da un elenco da spuntare di questo tipo: “Africa del Nord, Africa subsahariana, Asia meridionale, Medio Oriente, Asia orientale, America Latina, America del Nord, Sud Europa, Nord Europa”. Il vantaggio di questa impostazione è quello di limitarsi a dati oggettivi, evitando così di fare riferimento al concetto di appartenenza a gruppi e comunità. Questa formulazione oggettiva, basata sulla conoscenza che le persone interessate hanno delle proprie origini familiari, inoltre, ha il pregio di permettere una risposta multipla alla domanda nel caso di un’origine multietnica.

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